Nuoto, Thomas Ceccon è il futuro della Nazionale

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Gli haters per Thomas Ceccon non sono un problema, ma anzi un incentivo a migliorarsi. A dichiararlo è stato lo stesso dorsista italiano, che ha ammesso di voler provare a diventare un campione come Gregorio Paltrinieri e di non essere intimorito in alcun modo dai social network, a dispetto di ciò che le persone possono scrivere al riparo da uno schermo.

Di certo Ceccon è una delle figure più importanti, in questo momento, non solo del nuoto ma di tutto lo sport italiano. Il vicentino, infatti, è stato uno dei protagonisti del 2022 magico della Nazionale, che ha ottenuto risultati strepitosi sia ai Mondiali che agli Europei. Come non ricordare la doppia medaglia d’oro nei 100 dorso, con il record mondiale a Budapest e la doppietta di Roma?

Le prospettive per il futuro

Ebbene, Ceccon ha tutte le intenzioni per proseguire lungo questa strada, anche se è conscio del fatto che ci potranno essere anche momenti difficili. Ma lui non è un tipo che si lascia abbattere, come ha dimostrato all’inizio del 2022, quando si è ammalato di Covid: una volta guarito, il recupero non è stato dei più semplici, e anche le sensazioni in piscina erano negative.

 Intervistato dal Corriere del Veneto, il nuotatore ha parlato di tali sensazioni e della consapevolezza di avere intrapreso un percorso in cui il traguardo è ancora molto lontano.

Per l’anno prossimo è già segnato sul calendario l’appuntamento con i Mondiali di Fukuoka, in vista dei quali sono previsti almeno 6 o 7 mesi di lavoro. Ogni energia sarà focalizzata sulla rassegna iridata in Giappone.

L’intervista al Corriere del Veneto

Dalle pagine del Corriere del Veneto, il ventunenne ha spiegato di non sentirsi il simbolo del nuoto azzurro e ha attribuito questo ruolo a Gregorio Paltrinieri, ma al tempo stesso ha confessato di essere impegnato a diventarlo. Ceccon ha parlato anche dei social, sottolineando come in un mondo iperconnesso come quello attuale si possa essere contattati da chiunque.

Secondo il nuotatore, il segreto è non prestare attenzione a ciò per non correre il rischio di perdersi. Ma Ceccon è fatto in modo particolare: gli haters non solo non lo demoralizzano, ma addirittura lo caricano. I programmi sono già delineati: a Livigno per tre settimane con 6 ore di allenamenti al giorno, pranzo e cena presto e a letto alle 10 di sera.

Il 16 ottobre toccherà alla Coppa del Mondo, con tappe a Berlino, a Toronto e a Indianapolis. Al ritorno in Italia, ci sarà da preparare il Mondiale in vasca corta. Insomma, un calendario davvero fitto.

La carriera di Ceccon

Nato a Thiene, in provincia di Vicenza, il 27 gennaio del 2001, Ceccon ha vinto l’oro nei 100 dorso ai Mondiali di Budapest del 2022, ma anche il bronzo nella 4 x 100 mista delle Olimpiadi di Tokyo e l’argento nella 4 x 100. Ha iniziato a nuotare all’età di otto anni su invito di Loris e Gioia, i suoi genitori, dopo che già il fratello maggiore aveva intrapreso la stessa strada.

Ha compiuto i primi passi in questo settore nella società Leosport, con l’allenatrice Anna Vallarsa, per poi passare sotto le cure di Alberto Burlina. Ad appena sedici anni è andato a vivere a Verona per allenarsi presso il centro federale Castagnetti, lo stesso in cui lavorava Federica Pellegrini. A diciassette anni è stato accolto nel Gruppo Sportivo Fiamme Oro e nel 2020 si è diplomato al liceo sportivo. Attualmente è uno dei nuotatori più interessanti del panorama mondiale, una speranza per lo sport azzurro. Checché ne dicano gli haters sui social network.

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