La Lazio deve mangiarsi le mani per quel che ha combinato ieri sera in Europa League, gettando al vento una qualificazione che aveva quasi conquistato. Ora si deve accontentare della Conference League, competizione in cui è retrocessa dopo la rete di Gimenez che ha messo le ali al Feyenoord. E dire che il match era iniziato sotto i migliori auspici, anche perché ai biancocelesti era sufficiente un punto per ottenere il passaggio al turno seguente.
Invece al De Kuip è stato il Feyenoord a ottenere i tre punti. Alla fine, nel girone tutte e quattro le squadre si sono ritrovate con otto punti, ma per la differenza reti gli uomini di Sarri sono al terzo posto, mentre in prima posizione c’è il Midtjylland.
Il match
Il match è stato comunque divertente e ricco di emozioni, con opportunità da gol da una parte e dall’altra. Dilrosun ha sfiorato la rete in un primo momento, poi è stata la volta di Lazzari e di Felipe Anderson: sul brasiliano si è dimostrato molto abile Bijlow.
Nel primo tempo il punteggio non si è sbloccato, e gli uomini di Sarri hanno dato la sensazione di riuscire a gestire. Dopo l’ora di gioco, però, il momento che non ti aspetti, con Gimenez – appena entrato nel Feyenoord – che regala ai biancocelesti una doccia gelata, con una rete a dir poco rocambolesca che suscita le proteste della squadra italiana.
Assalto finale inutile
Negli ultimi trenta minuti, la Lazio ha provato con tutte le sue forze a trovare il pareggio, ma l’assedio finale non ha garantito il risultato auspicato. Cancellieri ha lasciato il posto a Pedro, e ancora una volta si è fatta sentire la mancanza di Ciro Immobile, sempre convalescente. Così, a vincere è stato il Feyenoord, che in questo modo ha scavalcato in classifica Lazzari e compagni.
Da segnalare, per altro, il cartellino rosso che nel finale di partita è stato comminato a Romero, che è stato inserito in campo da Sarri per l’ultimo assedio. L’espulsione è arrivata per un gesto superfluo, aver calciato lontano la palla per rabbia. La partita è stata nel complesso piuttosto nervosa, e lo dimostra il numero di cartellini gialli che sono stati rimediati dai laziali: il primo da Lazzari al 32esimo, gli altri da Zaccagni, da Rodriguez, da Cancellieri, da Patric, da Marusic, da Provedel e, appunto, da Romero prima dell’espulsione.
