È scesa in campo con le seconde linee, consapevole del fatto che la qualificazione agli ottavi era già in tasca e che il primo posto nel girone non sarebbe mai potuto arrivare. Così, l’Inter ha fatto fatica contro il Bayern Monaco, che l’ha sconfitta senza troppa difficoltà, e la sensazione è che la testa di molti fosse già alla partita con la Juventus.
Certo, ci si potrebbe lamentare per il calcio di rigore non dato, ma in questa edizione della Champions League i nerazzurri non hanno proprio motivo di prodursi in contestazioni esagerate da questo punto di vista, considerato il fallo di mano da rigore di Dumfries nella partita di andata contro il Barcellona.
Bayern Monaco, uno squadrone
Di certo il Bayern Monaco è una delle più serie candidate alla vittoria finale, se non altro visto che è la sola squadra che, prendendo in esame tutti i gironi di Champions League, si è qualificata a punteggio pieno e come prima. Non è nemmeno una notizia a dir la verità, e il 2 a 0 che i bavaresi ieri sera hanno rifilato alla squadra di Simone Inzaghi è la testimonianza di un divario tecnico che non può essere negato.
Nell’Inter sembrava quasi che non fossero in molti ad aver voglia di scendere in campo, e il motivo è facile da intuire: i Mondiali sono ormai dietro l’angolo, e rimediare un infortunio in questo momento della stagione vorrebbe dire con molta probabilità essere costretti a dire addio alla partecipazione alla rassegna iridata.
Squadre rimaneggiate in campo
Da una parte e dall’altra, pertanto, le squadre erano rimaneggiate: Nagelsmann e Inzaghi erano sulla stessa linea d’onda da questo punto di vista. Il tecnico piacentino ha deciso di lasciare a riposo Dzeko, Calhanoglu e Skriniar, ma anche Dumfries, Mkhitaryan, Dimarco e Bastoni. Era inevitabile, quindi, che la squadra scendesse in campo infarcita di riserve.
Inzaghi ha optato per una difesa a tre in cui Acerbi e De Vrij sono stati affiancati da Darmian, mentre a centrocampo sulle fasce c’erano Gosens e Bellanova. In mezzo spazio a Gagliardini, Asllani e Barella, l’unico titolare schierato ieri sera insieme con Lautaro Martinez in attacco, affiancato da un Correa che contro la Sampdoria si è messo in mostra con bravura.
Come ha giocato l’Inter?
A dispetto di ciò che il risultato finale potrebbe lasciare intendere, i nerazzurri non hanno giocato male né hanno dato la sensazione di essere scesi in campo per risparmiarsi. Quella che è arrivata è una sconfitta che si può considerare dignitosa, anche alla luce del comportamento sfoggiato in campo.
I nerazzurri hanno cercato in più occasioni una rete che sarebbe stata clamorosa, e che magari avrebbe potuto indirizzare il match su binari differenti. Curiosamente, contro il Bayern Monaco in trasferta l’Inter non aveva mai rimediato una sconfitta, ed è per questo che quella di ieri sera è una novità.
Da segnalare comunque il cattivo arbitraggio di Kruzliak: il direttore di gara slovacco non ha concesso un calcio di rigore che era parso evidente a tutti per effetto di un fallo di mano compiuto da Manè su conclusione di Barella. Il Var ha richiamato il fischietto per consentirgli di valutare l’episodio, ma Kruzliak pur avendo visto e rivisto le immagini ha pensato che Manè stesse tentando solo di proteggersi il viso.
Una decisione da rivedere
La decisione arbitrale ha senza dubbio penalizzato l’Inter, che in ogni caso non ha alzato bandiera bianca ma, al contrario, ha prodotto gioco in gran quantità. Le riserve nerazzurre hanno dimostrato di poter essere una squadra compatta e corta, dove si facevano notare i due esterni che di tanto in tanto si accentravano o al contrario restavano larghi sulle fasce in modo da concedere il giusto spazio ai centrocampisti. Lautaro Martinez è andato molto vicino alla rete del vantaggio, ma non è stato in grado di sfruttare nel migliore dei modi il cross basso di Gosens in scivolata, che era stato lanciato da Acerbi.
In effetti quella della punta argentina non è stata una serata ideale, come dimostrato non solo dal gol fallito, ma anche dalla rete messa a segno dal Bayern Monaco. In questa occasione, infatti, Lautaro su calcio d’angolo ha preso in carico la marcatura di Pavard, dandogli prima le spalle e poi cadendo a terra dopo un lieve contatto. Rete inevitabile del Bayern Monaco.
La prestazione nerazzurra
A quel punto i tedeschi, che sono passati in vantaggio in modo quasi casuale, hanno pressato in avanti per sfruttare le ripartenze. A inizio secondo tempo, poi, è stato annullato un gol ad Acerbi per posizione di fuorigioco, e al 72esima è giunta la seconda rete del Bayern, grazie a Choupo-Moting. Nelle file dell’Inter c’è stato spazio anche per Carboni, entrato al posto di Correa, che ha rimediato anche un cartellino giallo.