Sponsor e mercato: saranno questi i due aspetti più importanti di cui si occuperà alla Juventus Maurizio Scanavino, che da poco è diventato direttore generale della società bianconera. A rivelarlo è stato Calcio e Finanza, che ha avuto la possibilità di scoprire il documento ufficiale tramite cui sono stati attribuiti a Scanavino poteri specifici.
La nomina a direttore generale risale allo scorso 28 novembre, ed è avvenuta in seguito alle dimissioni in massa da parte del consiglio di amministrazione. I poteri di Scanavino hanno a che fare non solo con la gestione sportiva del club, ma anche con quella finanziaria e con quella legale. Tali poteri gli sono stati conferiti in via ufficiale lo scorso 6 dicembre.
La gestione sportiva
Di certo uno degli aspetti più interessanti ha a che fare con la gestione sportiva, e in particolare con le operazioni di mercato. Sarà facoltà di Scanavino comprare e vendere, a titolo temporaneo o definitivo, contratti che abbiano come oggetto le prestazioni sportive di giocatori e giocatrici, secondo un limite massimo di 75 milioni di euro se ci sarà anche la firma dell’amministratore delegato, o di 25 milioni di euro se ci sarà solo la sua firma.
Inoltre, Scanavino avrà la possibilità di sottoscrivere contratti e di risolverli in relazione alla costituzione di rapporti che riguardino le prestazioni sportive dei giocatori e delle giocatrici, sempre sulla base dei limiti di 75 e di 25 milioni di euro indicati in precedenza. Per quel che riguarda le prestazioni sportive di tecnici e allenatori, infine, Scanavino potrà stipulare contratti con un limite massimo di 75 milioni di euro se ci sarà anche la firma dell’amministratore delegato, o di 10 milioni di euro se ci sarà solo la sua firma.
Le deleghe
Scanavino ha ottenuto anche i poteri di rappresentanza della società bianconera di fronte a qualunque amministrazione e autorità comunale, provinciale, regionale e governativa, così come davanti a qualsiasi altro ente o pubblica amministrazione, incluse la Borsa Italiana e la Consob.
Ancora, il direttore generale avrà poteri di rappresentanza davanti a tutte le associazioni sportive e a tutti gli organi istituzionali internazionali e nazionali, così come davanti alla Fifa, alla Eca, alla Uefa, alla Lnp, alla Figc, al Coni e alla Lega Serie A.
Per quel che riguarda le attività correlate al marketing e alle sponsorizzazioni, poi, Scanavino avrà la possibilità di sottoscrivere contratti al massimo di 5 anni, con un limite di 50 milioni di euro se ci sarà anche la firma dell’amministratore delegato, o di 20 milioni di euro se ci sarà solo la sua firma.
A livello legale, infine, il direttore generale avrà titolo di rappresentare la società davanti a magistrature sia di grado ordinario che di grado arbitrale, come pure davanti a organi sportivi di qualunque grado.
La norma salva-calcio
Nel frattempo anche in casa Juventus si discute della cosiddetta norma salva-calcio, grazie a cui le squadre potranno usufruire di una dilazione dei debiti per 889 milioni di euro. I debiti verranno spalmati nel corso dei prossimi 5 anni per un totale di 60 rate: si tratta delle posizioni debitorie che sono correlate al mancato pagamento Irpef, non avvenuto per colpa della pandemia da coronavirus, e in totale sono poco meno di 900 milioni di euro.
Per l’emendamento si è speso Claudio Lotito, che oltre a essere presidente della Lazio è anche senatore per Forza Italia, partito che fa parte della maggioranza di governo. Nel caso in cui uno dei club dovesse saltare una o più rate, il beneficio della rateizzazione andrebbe perso, e in più ci sarebbero sanzioni economiche.