Incredibile e dolorosa: sono state queste le parole impiegate da coach Ettore Messina per descrivere la sconfitta rimediata da Milano contro Panathinaikos in Eurolega. Un overtime che è stato davvero terribile per l’Olimpia. L’ex allenatore della Nazionale ha messo in evidenza la bravura dei greci, che sono stati abili a continuare a crederci anche nel momento in cui non pareva più possibile.
Gli ultimi due minuti sono stati fatali a Milano, che ha giocato bene per la maggior parte della partita, ma che poi nel finale si è lasciata scoraggiare. Messina ha parlato senza mezzi termini di una situazione frustrante, e al tempo stesso ha messo in risalto l’esigenza di continuare a lavorare.
Zero punti in Grecia
La trasferta in terra ellenica non ha dunque prodotto risultati, e la EA7 Emporio Armani è stata beffata a Oaka. Se è vero che per lunghi tratti della partita gli uomini di Messina hanno messo in evidenza progressi più che significativi, è altrettanto vero che poi nel finale la fiducia è venuta meno, e con essa la precisione in fase di esecuzione. L’allenatore dell’Olimpia comunque non ha mancato di fare i complimenti agli avversari, che non hanno mai mollato e hanno creduto nella vittoria perfino quando appariva impossibile farlo.
Gli aspetti positivi della partita
Messina ha voluto porre l’accento anche sugli aspetti positivi della partita di Milano, a cominciare dal movimento positivo della palla. L’Olimpia in effetti è riuscita a prendere buoni tiri, come dimostrano i 22 assist che sono stati costruiti; il problema si è materializzato con la carente esecuzione offensiva che ha caratterizzato gli ultimi due minuti.
Le opportunità create sono state numerose, con tiri liberi, tiri da sotto o tiri da fuori. Tuttavia il fatto di non aver segnato ha scoraggiato Milano, che quindi ha concesso due canestri fin troppo facili che hanno innescato la rimonta. È stato doloroso e perfino incredibile perdere una partita in questo modo, ma gli ellenici sono stati abili soprattutto nei possessi decisivi.
Le prospettive per il futuro
Non manca comunque l’ottimismo a coach Messina, che ha segnalato la possibilità di apprendere ciò che di buono è stato fatto nei primi 38 minuti, per ripartire da lì e ricominciare a lavorare. Da quando Luwawu-Cabarrot è entrato a far parte della squadra, il miglioramento è stato evidente.
Messina in ogni caso non ha fatto a meno di notare l’assenza di giocatori di peso, fra i quali Shields, Pangos e Datome. Nel corso delle ultime settimane Milano ha giocato diverse buone partite, ma soprattutto in Italia, mentre superati i confini nazionali la situazione si fa più preoccupante.
Rispetto allo scorso anno, c’è una differenza evidente per ciò che concerne gli infortuni: allora, infatti, gli stop dei giocatori costretti all’infermeria non erano arrivati subito ma dopo diversi mesi dall’inizio della stagione, e quindi il loro impatto era stato meno pesante.
Tutta colpa degli infortuni?
In questa stagione, invece, l’Olimpia ha dovuto fare i conti con le assenze già a partire dal primo giorno, ed è anche questo il motivo per il quale la squadra si è ritrovata costretta a inseguire non senza difficoltà la necessaria coesione. Messina non ha rimproverato niente ai suoi dal punto di vista dell’impegno, spiegando che la squadra lavora ed è formata da bravi ragazzi.
Quello che manca, forse, è un pizzico di fortuna, anche se è chiaro che non si può ricondurre tutto alla buona sorte se Milano ha dilapidato un vantaggio di 15 punti e poi ha perso per 90 a 77 in overtime contro il Pana. A mancare è stata anche una certa lucidità.
