Andrea Agnelli si è dimesso dalla carica di presidente della Juventus, e le dimissioni sono state rassegnate anche dal resto del consiglio di amministrazione. La notizia è stata diffusa direttamente dal club bianconero attraverso un comunicato.
La Juve nella nota ha reso nota la redazione di un progetto di bilancio di esercizio nuovo destinato a essere approvato nel corso di un’assemblea che si terrà il prossimo 27 dicembre. Su proposta dello stesso Andrea Agnelli, il consiglio di amministrazione ha rassegnato le dimissioni, anche se questo non vuol dire che interromperà la propria attività: infatti è necessario aspettare il prossimo 18 febbraio 2023 per conoscere il nuovo consiglio di amministrazione che sarà nominato dall’assemblea dei soci.
Solo la dottoressa Daniela Marilungo abbandonerà subito, dal momento che si tratta dell’unico componente del cda che ha presentato le proprie dimissioni tramite una dichiarazione separata.
I destini della Juve
Maurizio Arrivabene ha scelto di rimanere con delega, mentre Maurizio Scanavino è stato nominato direttore generale: si tratta quindi di una figura dirigenziale nuova per la società torinese. C’è, poi, un altro tema che non può essere sottovalutato a proposito delle sorti della Juventus, e riguarda i bilanci, che sono oggetto di indagini da parte della Consob e della Procura.
Se è vero che ha annunciato l’intenzione di dare vita a progetti di bilancio nuovi, è altrettanto vero che la Juventus ha manifestato, attraverso il comunicato che abbiamo menzionato in precedenza, la propria intenzione di continuare a cooperare e a collaborare con le autorità di settore e di vigilanza per tutelare i propri diritti contro le contestazioni avanzate rispetto ai comunicati e ai bilanci.
Si tratta di un messaggio che mette in evidenza come la società non sia disposta ad accettare in maniera integrale le contestazioni e abbia, invece, intenzione di continuare a difendersi.
Chi è Maurizio Scanavino
Nato nel 1973, Maurizio Scanavino possiede una laurea conseguita al Politecnico di Torino in Ingegneria delle Telecomunicazioni. La sua attività professionale si è dispiegata in molteplici ambiti, da quello editoriale a quello automotive, passando per le consulenze.
Scanavino ha avuto esperienze sia in Italia che in Paesi stranieri. All’inizio della sua carriera ha lavorato in Accenture e poi si è dedicato allo sviluppo di servizi di e-commerce e digitali. Nel 2004 è giunto al Gruppo Fiat e ha rivestito un ruolo di primo piano nel rilancio della società, con la guida di Sergio Marchionne. Scanavino è stato così nominato direttore di brand promotion e ha avuto responsabilità di comunicazione e di marketing per i marchi Lancia, Alfa Romeo e Fiat. Nel 2007 poi è diventato direttore dell’area marketing e digitale dell’editrice della Stampa, debuttando a livello professionale nel comparto editoriale del gruppo. Si è dedicato fra l’altro allo sviluppo del portafoglio digitale e del prodotto. Tre anni più tardi è stato nominato direttore generale di Publikompass, concessionaria di pubblicità.
Nel 2013 ha iniziato a lavorare al Secolo XIX, ricoprendo la carica di amministratore delegato: con questa mansione si è dedicato alla fusione con La Stampa. In seguito a questa operazione è stata creata ITEDI, di cui ha ottenuto la direzione generale. In seguito Scanavino ha avuto il compito di condurre il processo di integrazione fra il Gruppo Espresso e ITEDI: è così che è nato il gruppo GEDI, che oggi è uno dei più importanti gruppi editoriali a livello europeo.
Prima di essere scelto come direttore generale della Juventus, Maurizio Scanavino lavorava in qualità di direttore generale e di amministratore delegato del Gruppo Editoriale GEDI: con questa carica era impegnato a rafforzare la posizione del gruppo come leader nazionale della digital transformation nel comparto editoriale, anche tramite investimenti su misura e acquisizioni di società.
Il comunicato della Juventus
Nel comunicato stampa che è stato diffuso dalla società si legge che il consiglio di amministrazione della Juventus si è riunito sotto la presidenza di Andrea Agnelli e ha preso in esame ancora le contestazioni che sono state avanzate dalla Procura della Repubblica del Tribunale di Torino e i rilievi che sono stati sollevati dalla società di revisione della Juventus, cioè Deloitte & Touche Spa, analizzando anche le criticità e le carenze che sono state messe in evidenza dalla Consob, dopo avere acquisito nuovi pareri contabili e legali da parte degli esperti indipendenti che hanno ricevuto un incarico in tal senso.
Le manovre stipendi
A proposito delle criticità che sono state messe in evidenza a proposito delle cosiddette manovre stipendi che sono state effettuate nel 2020 per effetto della pandemia da coronavirus e del blocco dei campionati, il rilievo del consiglio di amministrazione e che i profili in questione siano caratterizzati da un alto livello di complessità e riguardino elementi di valutazione che possono essere oggetto di interpretazioni diverse a proposito del trattamento contabile che si può applicare. Ecco perché sono stati presi in esame con attenzione gli eventuali trattamenti alternativi.
Un approccio prudenziale
Nella prospettiva di un approccio più prudenziale, la società dopo aver portato a termine tutte le valutazioni e tutte le analisi del caso ha evidenziato che il trattamento contabile che è stato messo in pratica fa parte di quelli che sono permessi dai principi contabili applicabili.
Tuttavia ha pensato di rialzare la stima relativa alla probabilità che possano restare in rosa i giocatori che nelle stazioni 2019/2020 e 2020/2021 hanno accettato di rinunciare in maniera parziale ai propri compensi e che in seguito hanno potuto beneficiare di loyalty bonus, sotto forma di integrazioni di salario, con riferimento in particolare ai mesi di luglio e agosto 2020 per la prima manovra stipendi e al mese di settembre 2021 per la seconda.
I metodi di contabilizzazione
In funzione delle possibilità di ricorrere a sistemi di contabilizzazione alternativi, il consiglio di amministrazione ha pensato di far partire i cosiddetti loyalty bonus di settembre 2021 e l’accrual pro-rata temporis degli oneri relativi alle integrazioni salariali dei mesi di luglio e agosto 2020 dalla data meno recente fra quelle di inizio di una constructive obligation individuate dagli esperti indipendenti: vale a dire il mese di giugno del 2020 e il mese di maggio del 2021.
Le rettifiche delle stime
In virtù di queste revisioni di assunzioni e di stime, sono state rettificate anche le stime di oneri di competenza di fine giugno 2022, di fine giugno 2021 e di giugno 2020, a causa delle integrazioni salariali che sono state messe a punto tra luglio e agosto 2020 e dei loyalty bonus sottoscritti a settembre dell’anno successivo, con la previsione dell’accrual pro-rata temporis sulla base di uno degli approcci che sono consentiti dai principi contabili, lo straight line approach. Gli effetti di queste notifiche risultano nulli rispetto all’indebitamento finanziario netto e ai flussi di cassa.
Il nuovo bilancio di esercizio
Gli effetti contabili di ciò che è stato indicato in precedenza si vedranno in un progetto di bilancio di esercizio nuovo e in un bilancio consolidato al 30 giugno 2022 che verranno analizzati in una riunione consiliare che è stata convocata per il prossimo 27 dicembre.
Il cda ha approvato il comunicato stampa in cui sono riportate le considerazioni relative ai bilanci al 30 giugno del 2022 indicate da Consob. In più gli amministratori hanno richiesto di concludere il processo di miglioramento delle procedure interne.