Pattinaggio, alla ricerca del successo in Russia

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Lorenzo Magri, dopo il Grand Prix di Torino, ha concesso una lunga intervista a Championat.com, nel corso della quale ha analizzato molti aspetti delle prestazioni che si attende dalla Nazionale. Magri ha spiegato di essere decisamente soddisfatto della medaglia che è stata ottenuta al Gran Premio d’Italia.

In particolare, Daniel si è reso protagonista di una performance di certo non impeccabile, ma è stato bravo nel superare la tensione. Lo stesso Magri ha precisato che si tratta comunque solo di preparazione, dal momento che il principale obiettivo consiste nel riuscire a raggiungere i Giochi Olimpici nella forma migliore e in condizioni ideali.

Si tratta dunque di un costante processo di apprendimento, in virtù del quale si acquisisce esperienza di competizione in competizione, per poi lavorare.

Il potenziale di Daniel

Secondo Magri, quello di Daniel è un potenziale davvero elevato, e non si può sottovalutare la possibilità di conquistare un risultato eccellente a Pechino, in modo che in seguito possa arrivare al vertice della propria carriera in occasione delle Olimpiadi invernali di Milano e Cortina del 2026: quello italiano è un appuntamento che non si può proprio mancare.

Fissato l’obiettivo, dunque, non rimane altro che capire come fare per vincere. Non vuol dire che si vincerà di sicuro, ma mettersi nelle condizioni di poterlo fare.

La pianificazione della stagione

Per quel che riguarda il programma della stagione che è da poco iniziata, Daniel prenderà parte alle Universiadi che si svolgeranno a Lucerna, in Svizzera, con la speranza di ottenere un risultato positivo; dopodiché sarà la volta degli Europei.

In riferimento ai Giochi Olimpici, sarà importante prestare attenzione a ogni dettaglio, in modo che Matteo Rizzo e Grassi possano prendervi parte in condizioni ottimali.

La storia di Lorenzo Magri

Magri nel corso dell’intervista ha messo in evidenza che nel pattinaggio artistico la tradizione del nostro Paese non può certo essere paragonata a quella della Russia. In un primo momento Magri lavorava da solo, per poi cominciare a collaborare con gli specialisti migliori.

Arrivare dal mondo delle rotelle è stato forse uno svantaggio, ma d’altra parte Magri giunge da Bologna, che è una città che non ha alcuna tradizione nel mondo del pattinaggio su ghiaccio.

Quando si è trasferito a Milano per frequentare la facoltà di architettura all’università, poi, Magri ha iniziato a pattinare sul ghiaccio, e da quel momento è iniziata la sua storia vincente.

 

 

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