Alla fine è arrivata la prima sconfitta del Napoli in Champions League: dopo 5 vittorie di seguito, gli uomini di Spalletti sono caduti ad Anfield Road ma tra gli applausi, mettendo in mostra un atteggiamento spavaldo. Insomma, un ko ma a testa alta, che conferma ancora una volta che Osimhen e compagni sono un team di alto livello non solo in Italia ma anche nel contesto internazionale.
Certo, c’è in ogni caso il rammarico per il fatto di essersi lasciati sfuggire i record che sembravano a portata di mano, ma quel che più conta è che il primo posto nel gruppo non è stato perso.
Una sconfitta immeritata
In questa stagione il Napoli non aveva mai perso, né in Europa né in Italia, e la sconfitta è perfino immeritata per ciò che si è visto in campo. La qualificazione agli ottavi di finale di Champions League resta in ogni caso una clamorosa impresa, che non deve essere data per scontata così come non era stata considerata tale quando i gironi erano stati sorteggiati.
La vittoria del Liverpool per 2 a 0 è giunta grazie alla rete di Salah messa a segno a 10 minuti dal termine e a quella di Nunez arrivata subito prima del fischio finale; entrambe le marcature sono arrivate da calcio d’angolo, ed è forse questa la più importante preoccupazione per Spalletti.
Una squadra che può puntare in alto
Jurgen Klopp ha deciso di non schierare dal primo minuto Darwin Nunex, ovvero mister 100 milioni di euro; così titolari erano Firmino e Salah, che sono stati affiancati in prima linea dal giovane Jones, 21 anni, abituato a giocare sulla trequarti e proveniente dal vivaio di casa.
Sulla fascia sinistra, Jones è stato abile nel trattenere le sortite offensive di Di Lorenzo, e non ha mai corso il rischio di invadere la zona di campo occupata da Firmino, abituato non di rado a tornare a centrocampo. La mansione più complicata è stata affidata a Olivera, che ha avuto il compito di tenere sotto controllo Salah, che ogni volta che tocca la palla è imprevedibile sempre e comunque.
Il Napoli, con questi schieramenti, ha dimostrato di essere una squadra che può puntare molto in alto.
La partita
Le due squadre si sono affrontate a viso aperto, con la consapevolezza di aver già raggiunto la qualificazione. Ecco, quindi, che il Napoli e il Liverpool si sono bilanciati per la maggior parte della gara: in campo l’equilibrio era evidente, e con tutta probabilità anche per questa ragione il primo tempo non ha fatto registrare tante occasioni da gol importanti, non che le emozioni siano mancate del tutto, comunque.
All’ottavo minuto, per esempio, il Napoli ha reclamato un calcio di rigore per un gomito di Alexander fin troppo largo ed entrato in contatto con la schiena di Kvara. Intorno alla mezz’ora, invece, Ndombele ha tentato una conclusione dal limite dell’area, ma il suo destro è risultato troppo debole per causare disagi ad Alisson. Sono passati pochi secondi e Meret è stato costretto a compiere una parata decisiva su una conclusione a giro di Thiago.
A tre minuti dalla fine del primo tempo, Salah è scappato ai difensori azzurri e ha obbligato Meret a sfoggiare un intervento speciale, anche se l’egiziano era partito in fuorigioco.
I gol del Liverpool
Il secondo tempo non è iniziato sotto i migliori auspici per Jurgen Klopp, che dopo due minuti si è visto costretto a sostituire Milner, che ha dovuto dare forfait per colpa di un infortunio muscolare. Al suo posto è entrato Elliot, 19enne londinese che ha già avuto modo di debuttare in prima squadra.
Lo schema della partita ad ogni modo è rimasto lo stesso, con il Napoli gestito da Lobotka in regia bassa mentre in mezzo al campo erano Ndombele e Anguissa a far legna, complice l’assenza di Zielinski per un affaticamento.
Ostigard ha segnato di testa, ma un fuorigioco di un paio di centimetri al massimo controllato dal Var ha spento la gioia del Napoli causando l’annullamento della rete. Al 70esimo minuti Politano ha lasciato il campo per far entrare Lozano, mentre Klopp ha osato inserendo un attaccante in più. Ebbene, quella del tecnico dei Reds si è rivelata una scelta vincente, visto che Salah ha insaccato l’1 a 0 su tap in dopo una parata di Meret su colpo di test di Nunez. Lo stesso Nunez è stato l’autore del gol del raddoppio, quando ormai si era intorno al 100esimo minuto.
Niente di preoccupante, però, perché il Napoli ha dimostrato di potersela giocare con tutti ancora una volta, adottando il migliore atteggiamento possibile sia nei confronti della partita che verso la squadra avversaria. Quindi, nessuna paura e niente eccessi di riverenza, per un gruppo che ha raggiunto standard di eccellenza ai limiti dell’incredibile.