La Lazio ha perso in casa contro la Salernitana, ed è con tutta probabilità questo il risultato più sorprendente dell’ultima giornata di Serie A. 3 a 1 il risultato a favore dei campani, e a patire di più è soprattutto Claudio Lotito, che fino a pochi mesi fa era proprietario del club.
La 12esima giornata di campionato, dunque, merita di essere archiviata in fretta da Sarri e dai suoi uomini, mentre verrà ricordata a lungo da Davide Nicola. E dire che le cose all’inizio sembravano essersi messi bene per la Lazio, che era passata in vantaggio grazie alla rete di Zaccagni, per poi subire la rimonta degli avversari con i gol di Candreva, di Fazio e di Dia.
Una Lazio discontinua
Insomma, sembra che quando la Lazio vince in campionato non riesca a farlo in Europa, e viceversa. I biancocelesti riescono comunque a conservare il quarto posto in classifica, ma di certo questa è stata una grande occasione persa.
La Salernitana, invece, prima di ieri non aveva mai vinto allo Stadio Olimpico. Non sono mancate le classiche polemiche di Maurizio Sarri, che si è lamentato dell’arbitraggio, con riferimento in particolare al cartellino giallo per Milinkovic: meglio non parlare per non correre il rischio di essere squalificato, è stato il pensiero del tecnico toscano.
Le pagelle della Lazio
Ancora una volta Ivan Provedel non è sembrato molto convincente come estremo difensore della porta biancoceleste, seppur reduce da più di 600 minuti di imbattibilità: il portiere, infatti, ha abboccato alla conclusione di Candreva in maniera sin troppo ingenua.
È apparso in difficoltà anche Manuel Lazzari, che h corso di meno rispetto a quel che era abituato a fare, anche se comunque si è sempre rivelato preciso con il pallone fra i piedi. Non si può non commentare poi il nervosismo di Milinkovic, che facendosi ammonire si è privato della possibilità di giocare il derby del prossimo turno. In crisi anche Alessio Romagnoli e Nicolò Casale, a dimostrazione di una difesa piuttosto in affanno nel secondo tempo.
Tra le ragioni della sconfitta, poi, non si possono non menzionare i gravi errori compiuti da Matis Vecino davanti alla porta avversaria: avesse segnato almeno in una delle due occasioni, saremmo qui a commentare un match diverso. Delusione, infine, anche per Pedro, che non fa bene sulla fascia e si nasconde al centro.