Mercato Juve: il bilancio di acquisti e partenze

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Pogba e Di Maria in arrivo, Zakaria e Arthur in uscita. Si è concluso ieri il mercato della Juve, e a questo punto è tempo di bilanci, con il campionato che ormai è abbondantemente cominciato.

Certo, solo il campo sarà in grado di dire come è andato il mercato, e ci vorrà tempo per valutare l’approccio dei nuovi arrivati. Tuttavia, se si tiene conto delle richieste che erano arrivate da Max Allegri e soprattutto degli obiettivi che la società si era proposta di perseguire, allo stato attuale si può affermare che il club bianconero ha portato a termine la propria missione.

È vero che c’è stato bisogno di arrivare fino all’ultimo giorno di mercato, ma si sa che questa è e sarà una stagione molto particolare sotto tanti punti di vista, a causa dell’interruzione dovuta ai Mondiali: quindi, anche se la squadra che ha iniziato il campionato è diversa da quella attuale, non c’è troppo di cui preoccuparsi.

Le richieste di Allegri

Stando a quel che filtra da Torino, Allegri ha condiviso e dato la propria approvazione per tutte le partenze, inclusa quella di Arthur, anche nel caso di cessioni che sono state oggetto di discussione da parte degli addetti ai lavori o di addii che hanno lasciato delle ferite aperte; forse a Paulo Dybala fischieranno le orecchie.

Il tecnico toscano, inoltre, sembra essere stato accontentato anche dal punto di vista degli arrivi: i nomi di big come Angel di Maria e Paul Pogba hanno destato entusiasmo fra i tifosi, anche se entrambi hanno dovuto fare i conti già con un infortunio, per quanto di entità differenti.

Ancora, la partenza di Matthijs de Ligt è servita a sbarazzarsi di un giocatore che nel corso delle ultime tre stagioni non aveva mai convinto fino in fondo, pur essendo stato pagato non poco, e in più al suo posto è arrivato Gleison Bremer: il difensore brasiliano – ma forse in procinto di vestire la maglia della Nazionale italiana – pareva sul punto di trasferirsi all’Inter, ma alla fine la Juve con una mossa alla Moggi è riuscita ad aggiudicarsi le sue prestazioni.

 Inoltre, Allegri reclamava da tempo la necessità di una punta che potesse di tanto in tanto dare il cambio a Vlahovic. La preferenza del tecnico era nota, per Alvaro Morata: ma visto che lo spagnolo è rimasto a Madrid, la scelta del sostituto è ricaduta su Arek Milik.

I nuovi arrivi

Milik ha il pregio di conoscere già il campionato italiano e di averlo frequentato – se così si può dire – ai piani alti grazie alla sua militanza passata nel Napoli. Il polacco è un bomber senza dubbio prolifico, per quanto non rappresentasse la prima scelta, e forse neppure la seconda o la terza.

Ma negli ultimi giorni di mercato non c’era più modo di indugiare, e così la trattativa con il Marsiglia è andata a buon fine; le principali preoccupazioni relative a Milik, per altro, non hanno a che fare tanto con le sue prestazioni sul campo, quanto con la fragilità del suo fisico e la sua tendenza a infortunarsi con una certa frequenza.

Oltre a Milik, dalla Francia è giunto anche Leandro Paredes, un altro obiettivo molto desiderato e che era stato inseguito per tutta l’estate. Certo, l’esplosione di Miretti in queste prime giornate di campionato rischia di oscurare il ritorno di Paredes in Italia, e la sensazione è che il centrocampo bianconero in questo momento sia perfino sovraffollato. È arrivato anche Filip Kostic, esterno di attacco che nelle sue prime uscite non ha convinto del tutto: ma avrà comunque tempo e modo di rifarsi.

Perché il bilancio è positivo

Non tutto è rose e fiori, sia chiaro, e alcune criticità sono evidenti: per esempio nel reparto arretrato, dove una squalifica o un infortunio rischiano di lasciare la difesa della Juve scoperta. La sensazione è che la rosa sarebbe stata davvero completa solo con un altro terzino sinistro e con un centrale mancino. Ma non è andata così, e ora tocca ad Allegri darsi da fare per mettere tutti i tasselli del mosaico al proprio posto.

Il mercato, in ogni caso, ha soddisfatto le attese anche sul piano societario, fermo restando che per soddisfare Allegri c’è stato bisogno di effettuare alcuni cambi di programma. Non si può negare che vi sia stata una inversione di rotta, e forse la Juve ha deciso di puntare sui giovani: di Fabio Miretti si è già detto, ma vale la pena di citare anche i nomi di Federico Gatti in difesa, di Matias Soulé e di Nicolò Fagioli.

Forse sono stati trattenuti anche per abbassare il monte ingaggi, ma quel che conta è che potrebbero avere occasioni per farsi notare, soprattutto dopo le partenze di Denis Zakaria e di Arthus, che hanno lasciato due caselle da riempire.

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