La doppietta messa a segno contro il Monza è stata sufficiente a Paulo Dybala per essere consacrato nuovo re di Roma. La notte dello Stadio Olimpico è stata travolgente per i brianzoli di Giovanni Stroppa, che sente la sua panchina scricchiolare sempre di più, e al tempo stesso ha confermato ed elevato le ambizioni della squadra di Josè Mourinho, che è tornata a convincere dopo la brutta prestazione sfoggiata contro la Juventus (al di là del pareggio finale che è stato conquistato).
E così a Trigoria ci si gode la vetta della classifica, ma soprattutto si festeggia un Dybala che pare aver ritrovato il sorriso dopo le fatiche e le delusioni degli ultimi anni vissuti con la maglia della Juve. Il nono re di Roma, visto che l’ottavo continua a essere Francesco Totti, ha esaltato una tifoseria che si lascia facilmente travolgere dagli entusiasmi.
Un successo clamoroso
Va detto, comunque, che il risultato è più rotondo rispetto a ciò che si è visto sul campo, ma le grandi squadre si riconoscono anche da questi particolari: la capacità di capitalizzare tutte le occasioni. Come era già accaduto contro la Juve, quindi, anche contro i biancorossi di Silvio Berlusconi la Roma ha monetizzato ogni situazione favorevole.
E mentre il Monza deve fare i conti con la quarta sconfitta su quattro partite e una classifica che inizia già a diventare pericolosa, con i gol di Dybala e Ibanez Mourinho ha un sacco di buone ragioni per festeggiare; così, Birindelli e compagni si leccano le ferite per aver dimostrato di saper giocare a pallone ma di non aver ancora individuato un equilibrio adeguato, mentre lo Special One si coccola un gruppo che sa colpire ogni volta che è necessario farlo.
Dybala eroe dei tifosi
Prima dell’inizio del campionato erano in pochi gli addetti ai lavori che mettevano la Roma in pole position nella griglia di partenza delle squadre candidate alla conquista dello scudetto, ma le prime giornate del torneo potrebbero aver fatto cambiare idea a più di qualche esperto.
Il Dybala che si è visto contro il Monza è forse l’eroe di cui l’ambiente giallorosso aveva bisogno sin dal ritiro di Francesco Totti, e questo potrebbe essere il momento giusto per l’esplosione della Joya, che proprio ieri ha anche celebrato il suo 100esimo gol in Serie A (curiosità: nessuno di questi è stato segnato di testa). La classe della punta argentina si è palesata in molte delle giocate che sono state messe in mostra nel corso della partita. Sorprendente la prima rete messa a segno al 17esimo minuto: c’era un solo punto della porta in cui poteva finire la palla per il gol, e Dybala è stato perfetto nel riuscire a trovarlo, per di più dopo una lunga corsa con la palla al piede.
E non è stato certo meno esaltante il secondo gol, giunto poco dopo la mezz’ora, con una scivolata che si è tramutata in un tap in vincente dopo la parata di Di Gregorio sulla conclusione di Abraham. Al di là delle reti, poi, Dybala si è fatto notare con sprazzi di classe distribuiti qui e lì nel corso della partita, ovviamente evidenziati dagli applausi dei tifosi. Chissà che in questo momento a Torino non ci sia qualcuno che si sta mangiando le mani.
La Roma è diventata grande
Uno dei problemi di Roma è la tendenza a deprimersi in fretta quando le cose vanno male e ad esaltarsi più del dovuto quando, invece, vanno bene. Certo, la prestazione messa in mostra ieri sera all’Olimpico davanti a ben 65mila persone offre molti motivi per essere ottimisti, complice una squadra che fino a questo momento è stata capace di non perdere mai la testa anche nelle situazioni di difficoltà.
La Roma sa colpire quando deve farlo, anche in modo spietato, e se subisce lo fa senza rischiare. Il contropiede è stata un’arma vincente per l’Inter di Mourinho e può diventarlo anche per la sua Roma, soprattutto grazie alla velocità di Abraham e di Dybala. Non c’è niente di male nell’attirare la squadra avversaria nella propria metà campo e poi sorprenderla con contrattacchi istantanei. Con giocatori di classe, abituati a toccare il pallone di prima, sono sufficienti due o tre passaggi per ritrovarsi immediatamente in porta.
E nel finale avrebbe potuto segnare anche Belotti, se non si fosse lasciato bloccare il pallone da Di Gregorio. Ma anche se è giusto festeggiare, la partita contro il Monza ha lasciato dietro di sé due strascichi non poco piacevoli: vale a dire gli infortuni subiti da El Shaarawy, che era entrato nel secondo tempo proprio al posto di Dybala, e da Kumbulla. In tutti e due i casi si tratta di problemi muscolari, la cui entità dovrà essere valutata nel corso delle prossime ore. Ma Dybala consola tutti.